Sweet Home

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La ricerca del cantiere navale

Per costruire Sweet Home è indispensabile un cantiere navale. Sweet Home è sì una scultura, ma è una scultura particolare che deve avere in sé una serie di attributi indispensabili e imprescindibili per l’autore e per tutti coloro che ne usufruiranno. 

Il mondo delle costruzioni navali è uno sconosciuto, inizia così la ricerca in rete.

Scorrono pagine di siti di cantieri: da quelli che hanno fatto la storia della navigazione, a quelli famosi per le imbarcazioni da diporto, cantieri per la costruzione di pattugliatori veloci, motovedette, ferry boat, navi passeggeri, rimorchiatori… un universo anche geograficamente molto distante. Questo non è di per sé un problema insuperabile: si può mettere in conto un periodo di trasferta per seguire la costruzione della scultura.

Le pagine si susseguono. Un cantiere vicino a Cremona: un luogo sulle rive del Po che dall’immensa area che occupa fa pensare a un trascorso di successi e di grande attività. Il sopralluogo però dimostra non essere ciò che ci serve. La ricerca continua serrata fino a che appare un cantiere a Codogno: nel mezzo della Pianura Padana sorge un cantiere navale.
Le righe sintetiche del sito incuriosiscono, è un cantiere per la costruzione di imbarcazioni speciali, una eccellenza nel suo genere. Potrebbe essere l’incontro giusto e Codogno è a pochi chilometri. 

Da qui inizia l'avvicinamento, la collaborazione e l'amicizia con Giorgio Spagna di Nettuno Motobarche.

Giorgio Spagna, il costruttore

Giorgio Spagna e Manila Delle Donne sullo scafo appena terminato

Giorgio Spagna parla dell'incontro con Umberto Cavenago

© Videoforart

Giorgio Spagna parla del portavoce